Non so se riesco a scrivere qualcosa di senso compiuto. Un senso, almeno, che non mi faccia sembrare una di quelle pazze di mezza età che sbava dietro a ragazzi, pur belli da vedere, che hanno successo.
Lo so, avevo promesso di scrivere qualcosa sabato, cioè il famoso Day After, ma davvero, non ci sono riuscita. Veramente non ci riesco ancora adesso. Troppa emozione, troppa adrenalina, troppo Amore, troppo di tutto. Lo so anche che lasciare senza parole me, è una cosa che (quasi) mai si è vista nella vita, ricordatevi che faccio Logorroica di secondo nome… Eppure.
Sono completamente senza parole.
Ho ancora le immagini che “ho catturato con gli occhi (cit.)” nella mente che passano, una dopo l’altra in un lunghissimo slideshow. Immagini che non dimenticherò mai più, fin che campo, a meno che non perda la memoria per qualche oscuro motivo.
Era la prima volta che partecipavo ad una cosa così, da dentro un fanclub di un personaggio famoso. Non pensavo nemmeno, non mi passava per l’anticamera del cervello di poter arrivare ad iscrivermi ad un Fanclub, ma Lui, Ermal, ci è riuscito. Oh! proprio laddove anche David era miseramente caduto… Un Fanclub? Naaa che ci faccio io in un gruppo così chiuso e ristretto di persone. Io amo, adoro, anche se non mi conformo a tutta la massa. E invece.
Ecco. Volevo scrivere in poesia le mie sensazioni, ma non riescono a farsi strada dentro i miei pensieri. Le sento che sono lì, pronte, anche a vedere, ma, purtroppo sono bloccate da un muro. No, non un muro ma un muretto perché vedo al di là, vedo il blu del cielo e le nuvole della libertà lì, appena dietro, ma non hanno ancora la forza di venire da me a farsi riconoscere. Per poterne scrivere.
Lo so. Lo so, sembro pazza. Forse lo sono. Ma vi prego, non svegliatemi da questa pazzia perché non mi sentivo così viva da anni. Viva. Che bella parola: viva! Riempe la bocca vero? Riempe l’anima, la testa e il cuore.
Mi piace autopsicanalizzarmi e il più delle delle volte mi capisco anche abbastanza bene. Sono razionale per quanto riguarda i miei pensieri più intimi. E questa cosa mi frulla in testa già da qualche giorno.
Sarà che innamorandomi di una persona che mai (e sottolineo MAI!) potrò avere, io mi stia solo nascondendo dalle amare delusioni sui sentimenti che ho dovuto provare da quando ho iniziato a provare, appunto, sentimenti?
Perché amare quasi sempre è
Voce del verbo morire
(Ermal Meta)
Mai frase mi descrive più giustamente di questa. Mai canzone mi fa così male e bene assieme e anche così piangere come Voce del Verbo. La fine, ragazzi, la parte strumentale finale è di una tristezza che ti toglie le forze. Ma, nonostante questo, la adoro. La amo. La bramo. Ascoltatela se vi va e ditemi cosa ne pensate. Se anche a voi fa questo effetto.
Bene. Da un post dove dovevo raccontare cosa avevo provato a vedere dal vivo Ermal, sono finita a raccontarvi un po’ di affari miei. Direi che ho centrato il post in maniera perfetta, complimenti Alice!
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