In ogni album di Ermal Meta che si rispetti, ci deve essere la canzone leggera, quella che ti fa ballare e cantare sorridendo per la semplicità che la contraddistingue (ad es. Bionda su Umano) e, come da copione ormai collaudato, ecco anche su Non abbiamo armi la canzone che si candida ad essere la più scanzonata di questo bellissimo album.
Ps: l’avete già ascoltato tutto, vero? Come lo trovate? Ditemi cosa ne pensate, lasciate un commento qui sopra.

Credits: foto su web
Che poi, quello che ho scritto qui sopra, in apertura di questo articolo è vero, ma solo in parte. La canzone parte lieve lieve e su questo credo che Ermal abbia preso spunto dalla canzone che ha cantato con Cristina D’Avena e cioè Piccoli problemi di cuore (vedi album Duets della D’Avena) perché l’attacco è molto, molto simile.
La canzone si dipana poi, come un’ode scanzonata (e sgrammaticata) a tutto quello che nella vita di una persona può essere importante, nella sua normalità e vita quotidiana (e alla mia macchina gli voglio bene, e a questa vita io gli voglio bene, e alla mia casa io gli voglio bene anche se non c’è il mare) di una persona. Sembra di sentir parlare un bambino, con la sua allegria innata, che elenca le cose a cui vuole bene. E credo sia proprio questo il punto focale di questa canzone: la leggerezza propria di un bambino (bene come il cielo, bene come il sole, come un bimbo al suo pallone, bene come una canzone, come al primo amore) -che come immagine è anche di una tenerezza inaudita.
Non mancano accenni alla vita adulta (la musica ci cambia, ci trasforma, non ci abbandona, e tu lo sai che io mi innamoro ancora), ai sentimenti problematici che permeano tutto l’album e che anche in questa canzone fanno capolino in mezzo a tanta gioia. Secondo me, con questa canzone, Ermal vuole far capire che pur cambiando, diventando grandi, non cambia il modo di porsi e che seppur cambiando, noi non smettiamo mai di amare, ma volenti o nolenti cambia il modo di rapportarci agli altri.
Insomma, proprio come penso io, guardando il mondo che ci circonda con gli occhi di un bambino, possiamo vedere cose che una visione adulta nemmeno si immagina. Possiamo vedere tutto sotto un altro aspetto, più leggiadro, scanzonato e magari, vivere meglio tutti i problemi che la vita ci mette sul suo cammino.
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