Settembre mi ha sempre fatto un po’ pena come mese. Cioè, è bistrattato da tutti quanti, arriva dopo agosto, in cui tutti (o quasi) hanno fatto le loro vacanze. Ricomincia il lavoro, ricomincia la scuola, ricomincia il solito tran tran quotidiano.
Ci sono parecchi pagamenti in ballo.
Settembre è un mese triste. Quest anno, per me, è stato triste tutto quanto a parte piccoli/grandi sprazzi di felicità quando sono andata a vedere E. e quindi settembre non mi pare molto più triste rispetto a gennaio o agosto. È triste la vita.
A me pare che nessuno capisca i miei tormenti interiori comunque, che sia passato tutto questo tempo dai momenti che mi azzardavo a reputare carini per me. Eppure sembra passato un secolo. Da quando avevo una vita, da quando avevo la spensieratezza di poter arrivare da qualche parte, essere felice. È passato un secolo. Oppure non è passato niente e ho vissuto in un sogno praticamente da quando sono venuta al mondo.
Settembre.
Ecco cosa mi incute: ricordi. Ricordi belli e ricordi che si fanno man mano più tristi.
Ergo, settembre è un mese triste.
Habemus veritas.
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