sabato 18 febbraio 2017

E se anche mi fumassi una cannetta? 

Ricordo a tutti quelli che gridano al divieto assoluto dell’uso della cannabis, che non si diventa dipendenti con una canna e se proprio uno lo deve diventare, anche un bicchiere di vino potrebbe far diventare alcolisti. 

Questo pensiero mi è saltato agli occhi da un post su Facebook di Selvaggia Lucarelli. Inutile dire che, ancora una volta, mi trovo d’accordo con lei. Si parlava della morte per suicidio del ragazzo sedicenne di Lavagna di qualche giorno fa e del discorso che ha fatto la madre in chiesa durante il funerale. 

Quando l’ho sentito al TG, mi sono sentita un po’ in imbarazzo. Il discorso era più o meno “ho preferito cercare di troncare la dipendenza di mio figlio”, infatti, si è venuto a sapere che è stata proprio la donna a chiamare la Guardia di Finanza per effettuare la perquisizione in casa propria e in particolare, la camera del figlio che, preso dalla disperazione e, forse, credo, dalla vergogna, si è buttato dalla finestra, uccidendosi. 

Ecco, ora, io dico: ma cos’era un drogato della peggior risma? La madre aveva sentore che la sua dipendenza fosse così grave da dover fare un gesto così estremo (sto parlando della denuncia alla GdF) e mettere il figlio in una situazione di crisi simile? Certo è che forse, e dico forse, poteva prenderlo e parlargli, magari incazzarsi a bestia, chiuderlo in casa, negargli la paghetta, ma da qui a denunciarlo… Dai. Su. Davvero? Per delle canne?

Se una persona ragiona capisce che fumarsi una cannetta oggi, non vuol dire diventare un eroinomane domani. È un’equazione sbagliata. Un’equazione che fa parecchia gente, per esempio i miei genitori, ma, appunto, se questa equazione è così giusta, spiegatemi perché chi beve un bicchiere di vino oggi, non diventa automaticamente un alcolista domani?

Tutto sta a capire che si possono fare le proprie esperienze senza arrivare agli eccessi di una dipendenza. Per esempio io ho fumato due canne due in vita mia,  già da adulta e poi, non l’ho più fatto perché non mi ha dato niente. In 41 anni di vita non mi sono MAI ubriacata eppure qualche volta bevo anche io, magari lo faccio con testa, non esagerando perché non mi piace stare male. Sono scelte dettate dalla maturità raggiunta. 

Sicuramente non avrei mai voluto essere tacciata come una tossicodipendente della peggior specie per aver fumato tre o quattro canne. Vedendomi arrivare a casa i finanzieri peraltro. Ecco. Mi sarei vergognata manco avessi ammazzato una persona e, a 16 anni, non so che tipo di reazione avrei potuto avere. 

Cercate di capire i vostri figli adolescenti senza farli vergognare o peggio. Ve lo chiedo per favore, cari genitori.
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Se non l’aveste già capito, sono per la depenalizzazione della cannabis per uso privato. Naturalmente non ne farò uso, ma per me deve essere legale. Punto. 


Archiviato in:Pensieri sparsi Tagged: Dipendenza, Droga, Pensieri Sparsi, Suicidio

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